martedì 26 maggio 2015

Annabelle # Le saut de l'aigle



I viaggi che porto con me li ho fatti appesa alla penna, il mio deltaplano da taschino. A volte mi lascia a terra. Ma se si decide e mi prende, è un volo d’aquila affamata, interi orizzonti finiscono ingoiati. E’ una musica forte, un tuono d’orchestra. Scendo a sfiorare l’erba, ma secca in fretta la gola e allora, con uno stacco verticale, torno in alto a bere. Le parole che incontro, non sono cielo e non è sola terra, sono teoremi da mandare subito a memoria che poi, da seduta, non li so più ricalcolare.
Qualche volta, con le ali di una penna, mi riesce il volo di un’aquila rapace.

2 commenti:

  1. "Qualche volta, con le ali di una penna, mi riesce il volo di un’aquila rapace". altre volte pure con una tastiera. l'hai mai vista un'aquila abbandonare la terra? nel cielo, il suo volo è già scrittura

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  2. Che incanto mi hai regalato: nel cielo, il suo volo è già scrittura.

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?