lunedì 16 gennaio 2012

Una clessidra per favore

E’ quando non sai che fare. Che ti alzi e poi ti siedi e poi guardi fuori dalla finestra. E ti rimetti sui fogli e fai quello che devi fare. E’ quando prendi un pezzo di carta e ci annoti su quello che non ti devi dimenticare e a metà ti fermi perché alla fine non te ne importa niente se il frigo è pieno o se passerai dalla lavanderia questa sera. E’ quando parli al telefono e non ascolti rispondendo a caso nella speranza  che dall’altra parte non ti prendano per un’idiota, perché intanto è ad altro che stai pensando. E’ quando cominci una cosa e poi un’altra e ti senti che persino una terza potrebbe starci, tanto non ne farai nessuna per oggi e forse vale anche per domani. E’ quando ti dici adesso mi faccio un caffè, magari mi fumo una sigaretta, due chiacchiere con un’amica a cui non devi dire niente perché conosce tutte le tue storte giravolte. E’ quando  non sai che fare perché non c’è proprio niente che puoi fare. E’ quando pensi d’accordo, è solo un giorno che non va, dura ventiquattro ore, come tutti gli altri. E allora. Allora. Datemi una clessidra

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?