“Quello
che io ho dentro, non è esattamente quello che tu vedi da fuori, e forse
nemmeno quello che immagini. Quello che ho dentro lo tengo in disparte, lo
covo, a volte lo nascondo persino a me stessa oppure me lo giro tra le mani e
mi chiedo cosa ne farò”.
“A proposito di letteratura: lo sanno tutti che
scrivi. Lo sanno perché quando cammini ti escono dalla tasca foglietti …
dev’essere un romanzo d’amore… su fogli fitti che riempiono la borsa. Quando la apri, chiunque getta uno sguardo si appassiona, non finirebbe di leggere:
ogni tua riga è di una intensità fuori del comune”.
Mia
cara, mia gemella di cuore,
vedi, ricopio sul dorso di questa mia ultima lettera frasi
e parole di stelle che ho infilato alla rinfusa nella borsa e questo pezzetto
di conversazione: “dopo di te che mi hai cresciuta, nessuno saprà la mia storia
– ho detto - nessuno saprà gli occhi dei miei vent’anni e i riccioli spettinati
delle salite, le lacrime composte delle sconfitte, i pugni stretti delle
vittorie, i bicchieri lanciati all’ora blu, l’amore, tutto l’amore, la vita, tutta
la vita cocciuta e “guardata in faccia,
sempre guardata in faccia”. Scrivila – mi ha risposto – scrivila adesso,
smetti di rimandare come facevi da piccola nascondendoti nei tuoi altrove sbilenchi. Fuggire – ha detto proprio così.
Io non viaggio, io scappo – ha ragione
lui – e sono stanca. Non so se saprò stare seduta e nemmeno quanta paura mi
farà il bianco della carta, ma non è più spaventoso rinunciare al sogno che
nemmeno pronuncio, tanto mi è caro ? Quanto più
degno è un no vero di un forse, un chissà, di un giorno sempre e solo vagheggiato ?
So già a chi dedicarlo e capirai e sorriderai molto.
"Ad
Annalisa. Personaggio
a lungo immaginario"
Ora
ti prego, non rigirare ansiosa tra le dita questa cartolina, è l’ultima soltanto
perché sto tornando a casa e non avrò più bisogno di lettere per abbracciarti.
Aspettando
di vederti ridere delle stoffe assurde che ho scelto per te, ti bacio con
allegria. O quasi.
Il bianco della carta ti adora.
RispondiEliminaSe fossi più vicino ti abbraccerei.
RispondiEliminaGrazie. Di cuore.
è la prima volta che passo di qui e per me è gia amore soprattutto e anche grazie a questo pezzo che hai scritto: "Fuggire – ha detto proprio così. Io non viaggio, io scappo – ha ragione lui – e sono stanca. Non so se saprò stare seduta e nemmeno quanta paura mi farà il bianco della carta, ma non è più spaventoso rinunciare al sogno che nemmeno pronuncio, tanto mi è caro ? Quanto più degno è un no vero di un forse, un chissà, di un giorno sempre e solo vagheggiato ?
RispondiEliminaSo già a chi dedicarlo e capirai e sorriderai molto." Semplicemente bellissimo!