mercoledì 23 luglio 2014

Le storie di Annabelle - Who's that blonde ?

 Ci risiamo - mi dici - mentre mi versi da bere.
Sono infastidita. Quant'è che veniamo qui. Quanti giorni quante settimane quanti mesi quanti anni.
Gli alberi sono diventati più alti, la giostra non gira da chissà quanto. Una specie di monumento all'indignazione di cui siamo capaci. Per un po', ma poi c'è la spesa da fare e quel lavoro da finire.
E d'accordo sì, ci risiamo.
Vorrei dirti che non scrivo perché sono impegnata a vivere a tirare tardi a leggere e a entusiasmarmi.
Mi guardi come un gatto. La testa piegata di lato, aspetti che ti lanci la pallina che sto preparando con una rabbia ad angolo acuto. Da spaccarlo questo bicchiere che stringo.
Eccola. Un pezzo di carta bianca. Appallottolato con tutto l'odio della mia disillusione. Non so scrivere. E invece io lo volevo più di tutto. Perché così l'avrei aggiustata la vita e spedita ad altri cuori, l'avrei moltiplicata. Era per vincerla, capisci? "Tu cancelli? E io ti scrivo sopra, a modo mio, ti piego in una virgola, ti fermo in un punto, ti inchiodo dentro un bacio che m'hai negato, canaglia".
Io non esisto senza le mie parole. E' chiaro, non ho libri non ho premi da vantare, niente. Qualche lettore per affetto più che per convinzione.
Ma senza le mie parole, questa carta di lettere messe vicine che posso piegare e ripiegare. A fare montagne, balconi coi rampicanti, notti d'amore o scritte sboccacciate sui muri, io non esisto. Un cane alla catena un gatto ammaestrato un clown senza naso.
Mi manco e non so più 
dove cercarmi.

 a margine. la foto me l'ha prestata, senza saperlo, stefysorrisoebacio, tumblr. grazie di non volermene.

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?