domenica 24 maggio 2015

Le storie di Annabelle # Fogli bianchi e sassolini luminosi.

E adesso che sono qui e non ti ho trovata e che  leggo il biglietto che mi hai lasciato (non hai mai scritto parole così belle) penso che è stato stupido star via tutto questo tempo. Non è servito fare cento volte il giro del mondo, io sono la stessa ed era qui che invece non dovevo mancare.
Leggo l'inizio e la fine perché in mezzo il ritmo è ben conosciuto, lento e senza eco, la sofferenza suona un'unica nota.
In fondo la riga trema, come una foglia troppo piccola per trasformare in canto gli strappi del vento.
Mia piccola, mia grande, cuore mio gemello, come fa male vederti pregare perché un altro possa riacciuffare la felicità, vederti metter la tua in un cestino da offrire  a qualche dio perchè t'ascolti.
 Vieni, lascia che io ti metta un velo addosso, sei con l'anima nuda, non tutti gli occhi sono fatti per vedere il cristallo delle tue ossa, senza toccarlo, senza sciuparlo. Non è perché mi credo o ti credo migliore, sai bene cosa penso di noi, di tutti. Un impasto di piccole miserie e qualche sassolino luminoso. Ma vedi, alcuni, anche da adulti, fanno col cuore quello che i bambini fanno con le lucertole. Strappano loro la coda. Senza motivo e quindi senza possibilità di pentimento. E nella loro testa resterà così, il gioco di un pomeriggio d'estate.
Vieni, sediamo insieme sul bordo grezzo della nostra ora blu, ho portato quella vecchia cartolina. Ricordi? Ti appuntai le parole di una lettera d'amore che avevo trovato "non uccidere il tuo cuore, mettilo intero in tutti gli amori della tua vita, per poter dire un giorno: spesso ho sofferto, qualche volta mi sono sbagliata, ma io ho amato". A margine ci avevamo scritto  "è vero, abbiamo sbagliato, ma avevamo ragione noi" (di quante citazioni siamo fatte tu ed io? sarà valsa la pena tradurre la parola in vita, non sarebbe stato più saggio lasciarla così? Questa sera, sarebbe stato sufficiente cancellare e riscrivere perché smettesse di esistere).
Abbiamo sbagliato e non so per niente se abbiamo avuto ragione. E dimmi. Quest'ora che tu ed io vediamo chiara, il blu di questa luce che taglia il giorno in pensieri e sogni, è un dono o una maledizione? O tutte due? Io non so rispondere. Ma so che verrai puntuale e ci prenderà forte la bellezza e ci incanterà così tanto che non ci importerà più di rispondere. Saremo
soltanto, per un'ora ancora,  sassolini luminosi.

Se non dovessi ricordarti, ti lascio la piantina per arrivare: con amore e cocciutissima sventatezza, segui le risate per scelta e poi volta al cinquecentesimo "ma andate tutti al diavolo". Ti aspetterò lì.

2 commenti:

  1. Acciderbolina.. che "amica" fortunata... ;)

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    1. Ciao ragazzo. Amica, sì. Ché io son stata già ampiamente e, permettimi, severamente punita con mesi di totale afasìa. Non che se ne sia sentita la mancanza, consapevole e del tutto d'accordo, ma non riuscire a mettere insieme quattro parole... si poteva immaginare una punizione più perfetta per me? ;)
      Come stai ragazzo? Quando mi scrivi mi regali la consolazione che almeno uno mi legge. E sempre e fino in fondo. Bellissimo :*

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?