martedì 7 luglio 2015

Annabelle # Arrogante e folle.

La gelosia di come hai amato e quanto, di chi hai desiderato, di chi ti ha tenuto sveglio. Le pazzie fatte, gli aerei presi al volo, i biglietti scritti, le mani i baci. I pensieri le fantasie le capriole del cuore le attese le rincorse. Tu credi sia solo questa la mia gelosia?  Sono gelosa di chi ti ha potuto guardare, fare il tifo per te e poi sorriderti pensando io lo sapevo, nei momenti in cui sei stato grande, tutte le volte che hai vinto, realizzando un sogno un progetto, superando una paura o un limite. Di chi ti ha aspettato all'angolo e ti ha detto domani, ci riprovi domani, e dopo domani se serve, adesso però camminiamo un po', nei momenti in cui hai stretto i pugni perché non è andata come volevi. Mi sarebbe piaciuto esserci, mischiarti il mazzo delle carte e dirti è ora, vai, vai, tanto basta che ti volti, basta che mi chiami, anzi basta solo che lo pensi e mi trovi. Come hai potuto essere così felice e così triste senza di me a ridere e a star male con te ? Vedi com'è più sfacciata e arrogante e totalmente folle la mia gelosia?

2 commenti:

  1. Ci sono gelosie tutte nostre che, solo a immaginarle, la persona che le genera, non si riconoscerebbe più.
    Perché siamo gelosi di un'idea che quasi mai corrisponde a un respiro regolare.

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    1. Non so se sia questo. Siamo gelosi. Tutto qui. Una fragilità illogica, persino offensiva, come se l'altro ci appartenesse, la vorace pretesa di esserci. Una specie di accento che di ogni e fa un è. Sappiamo tutto, "lo sappiamo, ma lo facciamo ugualmente"
      Baci :)

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?