Una parola per una settimana - Finché morte non ci separi

Irene Bernardini, psicologa, dal suo blog su Vanity Fair  “Vogliamo credere che ci ami? Bene, allora ci ama male. Sono parole di Luciana Littizzetto. (…) Nel mio lavoro ne ho incontrate tante di donne che, parlando, magari tra le lacrime, di un marito o di un compagno violento, hanno sentito il bisogno di precisare “sì però lui mi ama, quando gli passa mi chiede perdono, sa essere meraviglioso, poi, anche per lunghi periodi…”. E allora capita anche a me di dire: “va bene, sarà anche vero che lui a modo suo la ama, ma la ama male. E’ un amore per il male, che porta il male.” Ma forse, d’ora in poi, invece di citare Freud o Jung, mi approprierò delle parole di Luciana Littizzetto, e guardando dritto negli occhi le donne che non sanno difendersi dall’amore malato e malefico di chi riserva loro carezze e pugni, con voce stentorea e senza esitazioni dirò:  

un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre.

Pistorius. Sportivo. Notizia d’agenzia “Ho ucciso il mio tesoro”. 

Un uomo che ci ammazza non ci ama, non ci ha mai amate, non siamo mai state il suo tesoro. E' un assassino. Soltanto un assassino.

Aggiungo poco, rigorosamente a margine e a bassa voce ché ben altri ne hanno parlato:

Segnamocelo donne, basta anche un post it sul frigorifero:

l’amore non salva chi non vuole essere salvato.

Facciamoci amare dagli uomini. Per esempio da uno così: “Sì, le donne sono un’altra razza. Spesso ci camminano a fianco così leggere che neanche ce ne accorgiamo. Quasi sempre, però, ci precedono e basterebbe solo seguirle per capirne di più. Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto. Per essere più uomini. Un po’ più uomini, almeno”. (Antonello De Sanctis)

Tutti gli altri, che non so come chiamare, lasciamoli a chi, per mestiere, sa come trattarli o dove rinchiuderli. Non è compito nostro, non è un nostro dovere, non ci farà guadagnare il Paradiso in terra. Più spesso ci farà guadagnare il Paradiso e basta. Se esiste.