"Il gatto si ricorda di
te negli intervalli. Attende
con occhi accesi le storie che ci racconti.
Passeggia inquieto sul davanzale e rizza
il pelo, complice, quando intuisce che torni.
Arrivi sempre di notte. Io ti offro il silenzio di una piccola stanza appartata,
le ombre nel retro della mia pelle... Ti sento raccontare
la stessa favola con labbra sempre nuove. L’imparo
e la dimentico.
Mai la sapremo a memoria, il gatto o io".
con occhi accesi le storie che ci racconti.
Passeggia inquieto sul davanzale e rizza
il pelo, complice, quando intuisce che torni.
Arrivi sempre di notte. Io ti offro il silenzio di una piccola stanza appartata,
le ombre nel retro della mia pelle... Ti sento raccontare
la stessa favola con labbra sempre nuove. L’imparo
e la dimentico.
Mai la sapremo a memoria, il gatto o io".
A margine. Il silenzio dopo, che suono perfetto. Fuori la porta ho appeso un cartello: domani. oggi no.
Nessun commento:
Posta un commento
Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?