domenica 20 settembre 2015

# Rendez-vous.

Spremo nella mano questo grumo d'aria immobile. Non è estate, non porta sale, non s'apre come l'ala di un gabbiano. Non è nemmeno autunno, non goccia rosso dalle foglie, né oro dalla luce.  Penzola dai tetti, scolorata e indifferente, stringe la gola  con una malinconia raffazzonata e sciatta. Nessun canto dal fondo di questa tazzina di caffè poggiata a margine del davanzale. Il gatto m’accarezza le caviglie. Aspettiamo insieme la meraviglia che non c'è.

2 commenti:

  1. se ti spremessi tu, invece, succo che col lungo il colloi, succo che colori la bocca, frutto che tocchi i pensieri, frutto aspro, frutto dolce, frutto bello, frutto che cerco e trovo e stringo e

    e non si può finire mai

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    1. lo faccio, seduta dove sai tu, come immersa a metà, l'acqua è fredda e sono già lontana dalla riva e un po' mi confondo. poi ti leggo e mi dico va bene, vado più avanti e la confusione si mischia allo stupore per quello che mi dici e come mi stringi esatto e le parole volano - mi commuove la tua tenerezza - e così mi stringo nelle righe per non dire tutto quello che. e tu sai che.
      poi l'acqua mi richiama e scrivo.
      leggerai leggeremo
      il rumore che fa
      che non finisce mai
      qui non finisce mai

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?