martedì 31 marzo 2015

Le storie di Annabelle # Un francobollo lungo una vita. O quasi.



“Quello che io ho dentro, non è esattamente quello che tu vedi da fuori, e forse nemmeno quello che immagini. Quello che ho dentro lo tengo in disparte, lo covo, a volte lo nascondo persino a me stessa oppure me lo giro tra le mani e mi chiedo cosa ne farò”.
“A proposito di letteratura: lo sanno tutti che scrivi. Lo sanno perché quando cammini ti escono dalla tasca foglietti … dev’essere un romanzo d’amore… su fogli fitti che riempiono la borsa. Quando la apri, chiunque getta uno sguardo si appassiona, non finirebbe di leggere: ogni tua riga è di una intensità fuori del comune”.

Mia cara, mia gemella di cuore,
vedi, ricopio sul dorso di questa mia ultima lettera frasi e parole di stelle che ho infilato alla rinfusa nella borsa e questo pezzetto di conversazione: “dopo di te che mi hai cresciuta, nessuno saprà la mia storia – ho detto - nessuno saprà gli occhi dei miei vent’anni e i riccioli spettinati delle salite, le lacrime composte delle sconfitte, i pugni stretti delle vittorie, i bicchieri lanciati all’ora blu, l’amore, tutto l’amore, la vita, tutta la vita cocciuta e “guardata in faccia, sempre guardata in faccia”. Scrivila – mi ha risposto – scrivila adesso, smetti di rimandare come facevi da piccola nascondendoti nei tuoi altrove sbilenchi. Fuggire – ha detto proprio così. Io non viaggio,  io scappo – ha ragione lui – e sono stanca. Non so se saprò stare seduta e nemmeno quanta paura mi farà il bianco della carta, ma non è più spaventoso rinunciare al sogno che nemmeno pronuncio, tanto mi è caro ? Quanto più degno è un  no vero di un forse, un chissà, di un giorno sempre e solo vagheggiato ?
So già a chi dedicarlo e capirai e sorriderai molto.
"Ad Annalisa. Personaggio a lungo immaginario"
Ora ti prego, non rigirare ansiosa tra le dita questa cartolina, è l’ultima soltanto perché sto tornando a casa e non avrò più bisogno di lettere per abbracciarti.
Aspettando di vederti ridere delle stoffe assurde che ho scelto per te, ti bacio con allegria. O quasi.

3 commenti:

  1. Se fossi più vicino ti abbraccerei.
    Grazie. Di cuore.

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  2. è la prima volta che passo di qui e per me è gia amore soprattutto e anche grazie a questo pezzo che hai scritto: "Fuggire – ha detto proprio così. Io non viaggio, io scappo – ha ragione lui – e sono stanca. Non so se saprò stare seduta e nemmeno quanta paura mi farà il bianco della carta, ma non è più spaventoso rinunciare al sogno che nemmeno pronuncio, tanto mi è caro ? Quanto più degno è un no vero di un forse, un chissà, di un giorno sempre e solo vagheggiato ?
    So già a chi dedicarlo e capirai e sorriderai molto." Semplicemente bellissimo!

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?