domenica 5 maggio 2013

A margine di un lavoro

Oggi c'era il sole. Poi sono arrivate le nuvole e adesso piove. Siamo sulle scale. Io sto fumando una sigaretta, il mio collega canticchia hey jude. Non ci guardiamo, ipnotizzati da questo imponente dito di pietra che ci manda affanculo.
Gli dico hai l'aria spenta. Mi risponde che e' vero. Cause esogene però. Dentro sta benissimo. Qui poi c'è vita dice. Oggi ha fatto colazione in un posto dove c'era una signorina che suonava l'arpa e gli e' piaciuto. Io gli racconto che ho sbagliato strada e sono finita in mezzo a una specie di festa. Oggi è la Pasqua ortodossa. Una vecchia col fazzoletto legato come in certi quadri campestri mi ha invitato a mangiare le cose che avevano preparato, a scattare fotografie per ricordo. Dico al mio amico che dove siamo noi ci sentiamo così superiori, ma l'aria e' piccola, da paesello. Mi dice che ho ragione, che siamo grassi di una cultura spuntata, maleducata e presuntuosa. Mi dice che basta uscire di poco e i posti brulicano di vita, giri una cazzo di strada qualunque e capiti in un bar che ci resteresti una vita. Gli racconto che mi curo partendo più spesso. Già in stazione mi sembra ci sia più aria. Spengo la sigaretta nel tombino. Lui ha ripreso a canticchiare hey jude. Faremo tardi. Come sempre. Tradizioni eterne.

Stasera sembra ecce bombo: aspettiamo l'alba. Dalla parte sbagliata.

2 commenti:

  1. Bel racconto di un giorno con la pioggia e ottima la colonna sonora... qui piove a dirotto ancora (dal pomeriggio non ha saputo fare altro ... a parte il temporale).

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    1. Ally gran colonna sonora in effetti e giornata da ricordare. Per non dimenticare. Che prendersi sul serio, troppo, vuol dire invecchiare davvero. Oltre ad essere da gran coglioni :)

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Cosa bevi ? Ma. Soprattutto. Bevi ?